domenica 25 settembre 2011

GENERE MUSICALE: Trip Hop

Oggi, in occasione del mio primo "articolo" musicale, decido di inaugurare una serie di recensioni dedicate ad uno dei periodi musicali che in assoluto preferisco: gli anni '90. E, in particolare, all'elettronica degli anni '90.

Comincerei con il descrivere uno dei più importanti generi nati negli anni '90, ovvero il TRIP HOP. 
Un genere musicale caratterizzato da percussioni spesso (ma non sempre) pesanti, martellanti, ossessive, accompagnate da rap (o cantato normale) estremamente ipnotico e, in alcuni casi, quasi sussurrato (come vedremo nelle prossime recensioni).
Un genere particolare, non apprezzato da tutti, ma senza dubbio ipnotico ed eclettico. Eredita le percussioni del dub (appesantendole), ma le modifica, rendendole in alcuni casi quasi tribali, in altri più "standard", ma comunque intriganti e diverse da tutto il resto.



Angel è l'esempio perfetto quando si parla di Trip Hop; le percussioni filtrate sono estremamente pesanti e il canto, ripetuto, è ossessivo e sensuale (un elemento ricorrente del genere).


Melodicamente, definire il Trip Hop "complesso" o "particolare" è DECISAMENTE RIDUTTIVO.
Spesso e volentieri, le canzoni (soprattutto quelle dei Massive Attack) si rivelano molto intricate sotto questo punto di vista, sovrapponendo melodie e sample in apparenza discordanti fra loro, ma facendone un amalgama estremamente coeso.



Voce, melodia, effetti, sample... Tutto diverso, tutto discordante... Eppure, tutto così coerente... I Massive Attack sono riusciti a compiere un piccolo miracolo con questa canzone, facendo sentire all'ascoltatore un brano assolutamente particolare e che di sicuro lo trasporterà in un'altra dimensione.


Il genere nasce a Bristol, patria dei suoi più grandi esponenti (Massive Attack, Tricky, Portishead), e diventa immediatamente la voce della metropoli, la massima espressione musicale dell'urbano.
Il Trip Hop dipinge vicoli bui, metropolitane deserte, lampioni fulminati in una strada mal frequentata... E non li descrive con il testo, bensì con la musica vera e propria. Album dei Massive come "Mezzanine" o "Blue Lines", o dei Portishead (dei quali cito lo stupendo "Dummy"), ascoltati la sera, a luci spente e a occhi chiusi, fanno uscire la mente fuori dalla finestra, e la fanno camminare nelle vuote strade notturne pallidamente illuminate dai lampioni e dai fanali delle sporadiche auto che passano sull'asfalto.



Ed ecco un altro esempio perfetto: Risingson, pezzo rappato (con la voce sussurrata di cui sopra) infarcito di effetti sonori che tendono a ricordare l'ambiente urbano ( per esempio, effetti che si spostano da un orecchio all'altro, come automobili).


Insomma, questo Trip Hop è davvero un genere intrigante, particolare e ipnotico, che di sicuro non mancherà di interessarvi, se avrete la pazienza di tuffarvi nelle sue atmosfere oscure, cupe e introverse...
A breve delle recensioni riguardanti i migliori album del genere, a partire dal capostipite.
Restate sintonizzati, scoprirete nuova musica da ascoltare e di cui discutere con gli altri e con il sottoscritto!
Ricordate... Your Opinion Matters! 
Alla prossima! ;D

venerdì 23 settembre 2011

RECENSIONE VIDEOGAME: Minecraft

Eccoci alla prima recensione!
Per quest'importante occasione ho scelto un gioco tra i più discussi e famosi degli ultimi tempi: Minecraft.




Inizio con il dire che in principio odiavo il gioco in questione. Lo consideravo insensato, "stupido", senza alcuno scopo o obiettivo da portare a termine; senza contare il gameplay, in passato considerato dal sottoscritto "superfluo, quasi assente".

Ma spieghiamo a quei 2 abitanti delle caverne in cosa consiste questo giochino, nel caso non lo sapessero...
Beh, in poche parole, si tratta di impersonare un omino assolutamente anonimo e cubettoso, il quale si trova in una landa desolata altrettanto "cubettosa", e il cui senso di esistere consiste nel sopravvivere alle ondate di mostri che appaiono la notte, costruendosi un rifugio sicuro dove nascondersi







Il mondo di gioco, costituito da blocchi cubici che il nostro "eroe" può distruggere (sia a mani nude, sia avvalendosi di attrezzi appositi), raccogliere e riposizionare a piacimento (per costruire, ad esempio, una casa), è arricchito da un meccanismo d'alternanza di giorno e notte, che scandisce il ritmo di gioco: durante il primo, il giocatore può tranquillamente aggirarsi per il mondo di gioco "zappando" i cubetti in tranquillità e costruendo la propria dimora alla luce del sole, mentre durante la seconda fanno la loro comparsa i mostri, che possono essere combattuti o più saggiamente evitati, nascondendosi nel proprio rifugio (nel quale non potranno entrare).
Il tutto è arricchito da un (relativamente) complesso sistema di crafting, tramite cui potremo creare gli oggetti più disparati partendo dalle materie prime (ovvero, dai cubetti zappati in precedenza).

Beh... Tutto qui?
Esatto.

Il gioco è questo. O, almeno, queste sono le premesse. Perchè il gioco, proprio grazie alla totale libertà che dà al giocatore, si rende estremamente apprezzabile. E' un sandbox nel senso più puro e incontaminato del termine, in quanto lascia non solo la libertà di agire, ma addirittura quella di plasmare il mondo di gioco a proprio piacimento, distruggendo intere montagne, scavando profondissimi tunnel nella roccia e costruendo enormi dimore, se non metropoli degne di New York.




Ogni singolo oggetto, cubo, pixel che c'è nel gioco è modificabile, distruttibile e manipolabile dal giocatore, il quale potrà andar fiero di ogni sua singola creazione nel gioco.
Inoltre, grazie a questo gioco ho riscoperto il fanciullesco entusiasmo della scoperta e dell'esplorazione.
Il girare il mondo armati di piccone, pala e ascia per trovare nuove zone edificabili, lo scavare cave sotterranee senza fondo per trovare le rocce più rare che si trovano nel sottosuolo, il bucare una montagna per costruirci dentro una villa da far invidia a Frank Lloyd Wright...
Tutte "esperienze" splendide riservate a chi, dopo aver scavalcato l'ostacolo della spartana veste grafica, deciderà di approfondire questo semplicistico quanto geniale gioco.



Certo, i difetti non mancano: il prezzo di 15 euro ora (e di 20 euro quando uscirà la versione definitiva) è assolutamente improponibile, considerando anche il motore grafico il quale, oltre che a essere inguardabile, è inaspettatamente pesante (va a scatti con le impostazioni al minimo su un computer che fa girare senza problemi Half Life 2 al massimo). Sotto questo punto di vista, Minecraft si copre di ridicolo: uno sviluppatore che, per quanto geniale fosse l'idea che gli venne in mente, cerca di sfruttarla subdolamente, sia con un motore grafico da dopoguerra assolutamente ridicolo per quanto riguarda dettaglio e pesantezza, sia con un gameplay comunque spoglio e poco rifinito, che potrebbe annoiare dopo poco tempo i meno creativi tra gli acquirenti del gioco (i quali intanto avranno già speso gli improponibili 15 euro per acquistare il gioco).



Aldilà di questo, Minecraft si rivela una graditissima sorpresa nel mondo videoludico, che mette a disposizione di tutti sia un intrigante editor di costruzione (e di distruzione!), sia un gigantesco sandbox totalmente orientato all'esplorazione. Da provare approfonditamente almeno una volta.

VOTO: 7,8

mercoledì 21 settembre 2011

Presentazione e inaugurazione!

Salve a tutti, belli e brutti (come nel caso del sottoscritto)!
Innanzitutto, meglio che mi presenti.

Beh... Sono un ragazzo. Del '96. Mi piacciono le ragazze, e sono in cerca di amicizie.
... Ok, forse questo non è Facebook. 
Direi che è ora di fare una  presentazione come si deve, una volta tanto in questo internet!

Mi chiamo Paolo Piecoro (cercatemi pure su Google Profili), adoro la musica e i videogame, ogni tanto (ovvero, d'estate a malapena) leggo qualcosina (tipo i libretti d'istruzione dei videogiochi), e vedo qualche film al cinema, più per scazzo con gli amici che per altro.

Mi risparmierei una descrizione di me stesso prevedendo l'attenzione (nulla) che i lettori ci possano riporre, se non fosse per il mio infinito egocentrismo.
Potrei definirmi romantico, intelligente, acuto, sarcastico, autoironico, divertente, spontaneo... Ma se lo facessi, perderei quel poco di credibilità che mi è rimasta, per cui eviterò, nonostante per me sia vero (essendo più vanitoso di Narciso appena uscito dall'estetista, non potrebbe essere altrimenti).

Mi sono lanciato in quest'avventura nel mondo dei Blog per svago e per sfogo...
Semplicemente, volevo "dire la mia". Ed eccomi qui, ad inaugurare un blog fatto apposta.
Sono estremamente contento della cosa, finalmente avrò un posto dove poter sfogare in pace tutte le cosiddette "seghe mentali" che inevitabilmente mi faccio dopo aver visto un film, aver ascoltato l'ultimo album della mia band preferita o aver giocato il nuovo capitolo di una saga videoludica divenuta leggenda...


Ma, in particolare, mi piacerebbe vedere le reazioni di altre persone, voglio dire... Il confronto di idee, gusti e opinioni riguardanti particolari opere! E' quello che più di tutti mi ha spinto a realizzare questo microscopico progetto: il confronto. 


Ormai, nella società di oggi, ognuno sta per i cazzi propri, fregandosene dell'altro, non avendo la necessità di confrontarsi con altri individui i quali, nel caso avessero opinioni diverse dalle altrui, ignorano (e vengono ignorati) a loro volta. C'è quasi una paura del confronto, una svogliatezza, un letargo cerebrale che, secondo me, andrebbe estirpato alla radice. 


Io, trovandomi totalmente in disaccordo con questa morale, mi sento letteralmente un "pesce fuor d'acqua", non riuscendo ad essere rappresentato dai miei coetanei, né riuscendo a rappresentarli a mia volta. La cosa è frustrante, ve l'assicuro. Ovviamente, questo non mi impedisce di avere una vivace vita sociale, ma resta sempre l'amaro in bocca quando, tanto in una discussione sulla politica quanto in una sull'ultimo videogioco uscito, il 99% dei miei amici spara 4 stronzate senza dare all'interlocutore la possibilità di rispondere per le righe. Un monologo, praticamente, che non accetta altro risultato che l'assenso più totale. E la cosa mi fa assai innervosire.


Ma vabbè, basta coi rancori e addolciamoci il sangue con una bella chiacchierata tra amici!
... Ah, dimenticavo... Benvenuti a bordo, e non dimenticate:


... YOUR OPINION MATTERS!   ;D