venerdì 23 settembre 2011

RECENSIONE VIDEOGAME: Minecraft

Eccoci alla prima recensione!
Per quest'importante occasione ho scelto un gioco tra i più discussi e famosi degli ultimi tempi: Minecraft.




Inizio con il dire che in principio odiavo il gioco in questione. Lo consideravo insensato, "stupido", senza alcuno scopo o obiettivo da portare a termine; senza contare il gameplay, in passato considerato dal sottoscritto "superfluo, quasi assente".

Ma spieghiamo a quei 2 abitanti delle caverne in cosa consiste questo giochino, nel caso non lo sapessero...
Beh, in poche parole, si tratta di impersonare un omino assolutamente anonimo e cubettoso, il quale si trova in una landa desolata altrettanto "cubettosa", e il cui senso di esistere consiste nel sopravvivere alle ondate di mostri che appaiono la notte, costruendosi un rifugio sicuro dove nascondersi







Il mondo di gioco, costituito da blocchi cubici che il nostro "eroe" può distruggere (sia a mani nude, sia avvalendosi di attrezzi appositi), raccogliere e riposizionare a piacimento (per costruire, ad esempio, una casa), è arricchito da un meccanismo d'alternanza di giorno e notte, che scandisce il ritmo di gioco: durante il primo, il giocatore può tranquillamente aggirarsi per il mondo di gioco "zappando" i cubetti in tranquillità e costruendo la propria dimora alla luce del sole, mentre durante la seconda fanno la loro comparsa i mostri, che possono essere combattuti o più saggiamente evitati, nascondendosi nel proprio rifugio (nel quale non potranno entrare).
Il tutto è arricchito da un (relativamente) complesso sistema di crafting, tramite cui potremo creare gli oggetti più disparati partendo dalle materie prime (ovvero, dai cubetti zappati in precedenza).

Beh... Tutto qui?
Esatto.

Il gioco è questo. O, almeno, queste sono le premesse. Perchè il gioco, proprio grazie alla totale libertà che dà al giocatore, si rende estremamente apprezzabile. E' un sandbox nel senso più puro e incontaminato del termine, in quanto lascia non solo la libertà di agire, ma addirittura quella di plasmare il mondo di gioco a proprio piacimento, distruggendo intere montagne, scavando profondissimi tunnel nella roccia e costruendo enormi dimore, se non metropoli degne di New York.




Ogni singolo oggetto, cubo, pixel che c'è nel gioco è modificabile, distruttibile e manipolabile dal giocatore, il quale potrà andar fiero di ogni sua singola creazione nel gioco.
Inoltre, grazie a questo gioco ho riscoperto il fanciullesco entusiasmo della scoperta e dell'esplorazione.
Il girare il mondo armati di piccone, pala e ascia per trovare nuove zone edificabili, lo scavare cave sotterranee senza fondo per trovare le rocce più rare che si trovano nel sottosuolo, il bucare una montagna per costruirci dentro una villa da far invidia a Frank Lloyd Wright...
Tutte "esperienze" splendide riservate a chi, dopo aver scavalcato l'ostacolo della spartana veste grafica, deciderà di approfondire questo semplicistico quanto geniale gioco.



Certo, i difetti non mancano: il prezzo di 15 euro ora (e di 20 euro quando uscirà la versione definitiva) è assolutamente improponibile, considerando anche il motore grafico il quale, oltre che a essere inguardabile, è inaspettatamente pesante (va a scatti con le impostazioni al minimo su un computer che fa girare senza problemi Half Life 2 al massimo). Sotto questo punto di vista, Minecraft si copre di ridicolo: uno sviluppatore che, per quanto geniale fosse l'idea che gli venne in mente, cerca di sfruttarla subdolamente, sia con un motore grafico da dopoguerra assolutamente ridicolo per quanto riguarda dettaglio e pesantezza, sia con un gameplay comunque spoglio e poco rifinito, che potrebbe annoiare dopo poco tempo i meno creativi tra gli acquirenti del gioco (i quali intanto avranno già speso gli improponibili 15 euro per acquistare il gioco).



Aldilà di questo, Minecraft si rivela una graditissima sorpresa nel mondo videoludico, che mette a disposizione di tutti sia un intrigante editor di costruzione (e di distruzione!), sia un gigantesco sandbox totalmente orientato all'esplorazione. Da provare approfonditamente almeno una volta.

VOTO: 7,8

1 commento: